Il progetto Globe nasce nel 2003, e si è sviluppato nel corso di questi anni, crescendo costantemente nel tempo. Dalle prime repliche di Giulietta e Romeo del 16-17 ottobre 2003 ad oggi si è trasformato ed evoluto, ed è diventato un punto di riferimento costante per decine di migliaia di spettatori, la maggior parte dei quali molto giovani.
Gigi Proietti ne ha assunto stabilmente la Direzione Artistica dalla stagione 2005, ed ha cercato negli anni, peraltro riuscendoci perfettamente, di dargli un’identità unica ed originale nel panorama teatrale nazionale. Dopo i primi anni in cui la produzione shakespeariana si alternava con altri autori (Marivaux, Goldoni, Sheridan), dal 2007 si è deciso che la strada da percorre era quella di proporre Shakespeare come unico autore. Gli elementi fondamentali per una buona messa in scena dovevano essere unicamente: un buon testo, dei bravi attori, ed un bravo regista, senza la mediazione di scenografie ingombranti, ma soltanto con elementi scenici atti a rendere leggibile il testo. In buona sostanza tornare al “Teatro di Parola” in cui la centralità fosse l’attore, in cui l’attore recupera tutta la sua importanza, la sua imprescindibilità, a volte trascurata in favore di messe in scena preponderanti su tutto il resto.
La “mission” del Globe è quella di leggere e mettere in scena dei testi immortali, e renderli nella loro vera ed originale interpretazione. E’ per questo motivo che al Globe le traduzioni adottate sono quelle più fedeli al testo, ed è per questo, forse, che sono così apprezzate dal pubblico.